skip-to-content-text

Osteoporosi: Prevenzione, Diagnosi, Terapie per Ossa Sane

Osteoporosi: Prevenzione, Diagnosi, Terapie per Ossa Sane | UPMC Italy

L'osteoporosi è una malattia silenziosa che colpisce le ossa, rendendole fragili e più inclini a fratture. In Italia, si stima che circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini soffrano di osteoporosi, con un’incidenza crescente in una popolazione sempre più anziana. Ogni anno, si verificano circa 90.000 fratture di femore, la maggior parte delle quali legate a questa condizione.

Si tratta di un problema diffuso, riconoscerlo in tempo è fondamentale per evitare complicazioni gravi.

Che cos'è l'osteoporosi?

Le ossa sono tessuti vivi che si rigenerano costantemente attraverso un processo chiamato rimodellamento osseo, dove il vecchio tessuto osseo viene sostituito da quello nuovo. L'osteoporosi si verifica quando questo processo non riesce più a stare al passo: il corpo perde tessuto osseo più velocemente di quanto riesca a sostituirlo, provocando una diminuzione della densità ossea.

I fattori di rischio

Alcuni fattori aumentano il rischio di sviluppare osteoporosi. Tra questi:

  • Età: il rischio aumenta con l'avanzare degli anni, soprattutto dopo la menopausa nelle donne e dopo i 70 anni negli uomini.
  • Sesso: le donne sono più predisposte rispetto agli uomini.
  • Costituzione: persone con ossa sottili o corporatura esile sono maggiormente a rischio.
  • Stile di vita: una dieta povera di calcio e vitamina D, fumo, abuso di alcol e sedentarietà influiscono negativamente sulla salute delle ossa.
  • Familiarità: una storia familiare di osteoporosi può aumentare il rischio.

Anche alcune patologie croniche e l’uso prolungato di determinati farmaci possono compromettere la salute delle ossa.

Sintomi e Diagnosi

Uno degli aspetti più insidiosi dell'osteoporosi è la mancanza di sintomi evidenti fino a quando non si verificano fratture. Fratture dell'anca, delle vertebre e del polso sono tra le più comuni e possono avere conseguenze debilitanti, come difficoltà di movimento, dolore cronico e una postura incurvata.

Per diagnosticare l'osteoporosi prima che si verifichino le fratture, il test di densità ossea (MOC – Mineralometria Ossea Computerizzata) è il metodo più efficace.

Quando è consigliato fare la MOC?

  • Donne sopra i 65 anni: la menopausa porta a una diminuzione dei livelli di estrogeni, aumentando il rischio di perdita ossea. Per questo motivo, le donne di età superiore ai 65 anni dovrebbero sottoporsi a una MOC anche in assenza di altri fattori di rischio.
  • Uomini sopra i 70 anni: sebbene l'osteoporosi sia meno comune negli uomini rispetto alle donne, il rischio aumenta con l'avanzare dell'età. Gli uomini sopra i 70 anni dovrebbero considerare la MOC, soprattutto se presentano altri fattori di rischio. Oltre all'età, la MOC è raccomandata per:
  • Fratture senza traumi significativi: se si è verificata una frattura a seguito di un trauma minimo o senza causa apparente, è importante indagare sulla salute delle ossa.
  • Presenza di patologie croniche: malattie come l'artrite reumatoide, disturbi ormonali (es. ipertiroidismo), diabete o alcune forme di tumore possono aumentare il rischio di osteoporosi.
  • Uso prolungato di farmaci: l'uso a lungo termine di corticosteroidi (come il prednisone) o di altri farmaci che riducono la densità ossea richiede un monitoraggio della salute ossea.
  • Familiarità: se in famiglia ci sono casi di osteoporosi o fratture ossee frequenti, il rischio personale potrebbe essere più elevato.
  • Menopausa precoce o assenza prolungata del ciclo mestruale: le donne che entrano in menopausa prima dei 45 anni o che hanno avuto periodi prolungati senza ciclo mestruale (amenorrea) sono più a rischio di perdita ossea.

Se la prima MOC indica un rischio moderato o elevato di osteoporosi, il medico potrebbe consigliare di ripetere l'esame ogni 1-2 anni per monitorare l'andamento della densità ossea e l'efficacia di eventuali trattamenti.

Trattamenti per l'osteoporosi

L'osteoporosi non può essere curata, ma esistono diverse opzioni di trattamento per rallentare la perdita ossea e ridurre il rischio di fratture e migliorare la qualità della vita.

Tra i farmaci più utilizzati troviamo:

  • Bifosfonati: aiutano a ridurre il tasso di perdita ossea e a favorire la mineralizzazione delle ossa. Questi farmaci possono essere somministrati per via orale o tramite infusione.
  • Denosumab: un'iniezione sottocutanea semestrale che inibisce le cellule responsabili della distruzione ossea.
  • Terapie anaboliche: farmaci come il teriparatide stimolano la formazione di nuovo tessuto osseo e vengono riservati ai casi più gravi o a chi non risponde ad altri trattamenti.
  • Terapie ormonali: anche gli estrogeni possono aiutare, ma sono spesso evitati per i loro potenziali effetti collaterali.

Approfitta dei pacchetti personalizzabili Ottobre Rosa di UPMC Salvator Mundi International Hospital e prenota la tua MOC a tariffe agevolate.