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La differenza tra chemioterapia e radioterapia

La differenza tra chemioterapia e radioterapia | UPMC Italy

La diagnosi di un tumore porta inevitabilmente ad avere molti pensieri. Ci si domanda quanto sia grave la malattia e come influenzerà la nostra vita o quella delle persone a noi care, quali trattamenti o terapie possono risultare più efficaci e quale sarà l’impatto sulla qualità della vita.

Chemioterapia e radioterapia – o ancora, una combinazione delle due – sono i trattamenti che l’oncologo potrà indicare: vediamo quali sono le caratteristiche di ciascuna terapia, provando a fare un po’ di chiarezza.

Che cos'è la chemioterapia?

Con chemioterapia si indica una terapia farmacologica cosiddetta “sistemica”, ovvero che agisce su tutto il corpo per uccidere le cellule tumorali esistenti e prevenire la diffusione della malattia. È utilizzata anche per ridurre le dimensioni del tumore e alleviare il dolore, soprattutto nei casi in cui il tumore non può essere rimosso chirurgicamente.

Effetti collaterali della chemioterapia

Gli effetti collaterali della chemioterapia variano a seconda del tipo e della quantità di farmaco chemioterapico utilizzato e di come il corpo reagisce. Tuttavia, la chemioterapia è un trattamento sistemico che “viaggia” attraverso il corpo per colpire le cellule tumorali a crescita rapida e può colpire anche le cellule a crescita rapida che però sono sane, provocando una serie di possibili effetti collaterali.

Queste sono alcune delle cellule a crescita rapida presenti nell'organismo e gli effetti collaterali che la chemioterapia può provocare:

  • Cellule che formano il sangue nel midollo osseo: il danneggiamento di queste cellule può causare anemia e aumentare il rischio di infezioni e lividi.
  • Follicoli piliferi: il danneggiamento di queste cellule può causare la perdita temporanea dei capelli.
  • Cellule del tratto digestivo: i danni a queste cellule possono causare nausea, perdita di appetito, costipazione e diarrea.

Alcuni farmaci chemioterapici possono danneggiare anche le cellule del cuore, dei reni, della vescica, dei polmoni, del sistema nervoso e del sistema riproduttivo.

Lo specialista potrà prescrivere farmaci per proteggere le cellule sane e alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia.

Tipologie di chemioterapia

I farmaci utilizzati dipendono dal tipo e dallo stadio del tumore, nonché dall'età e dallo stato di salute generale del paziente.

I farmaci chemioterapici possono essere somministrati in diversi modi. I più comuni sono:

  • Infusione endovenosa (IV): il farmaco viene somministrato direttamente in vena, un processo che richiede da 30 minuti fino a un paio d'ore.
  • Per via orale: il farmaco viene assunto per bocca.
  • Iniezione: il farmaco viene iniettato nel corpo (in genere nel braccio, nella coscia, nella pancia o nell'anca).
  • Per via topica: si applica una crema direttamente sulla pelle.

A seconda delle esigenze, la chemio può essere somministrata nello studio del medico, in un centro ambulatoriale, in ospedale o anche a casa.

Cos'è la radioterapia?

La radioterapia utilizza particelle o onde ad alta energia per distruggere o danneggiare le cellule tumorali. Un macchinario, chiamato acceleratore lineare, invia dosi elevate di radiazioni alle cellule cancerose o al tumore. A differenza della chemioterapia, quindi, la radioterapia si concentra specificamente sulla parte del corpo in cui si trova il tumore e attacca unicamente le cellule tumorali, preservando il più possibile quelle sane.

La radioterapia può essere indicata come terapia unica o insieme alla chemioterapia per massimizzare le probabilità di successo. Può essere utilizzata anche a scopo palliativo, ad esempio per ridurre il dolore alle ossa quando il tumore si è già diffuso.

Effetti collaterali della radioterapia

Molte persone possono lamentare stanchezza e altri effetti collaterali, a seconda della parte del corpo trattata.

Ad esempio, il trattamento della zona pelvica può causare problemi sessuali, di fertilità, urinari e vescicali. Altri effetti collaterali possono essere nausea, vomito e diarrea. La radioterapia all’encefalo può causare mal di testa, visione offuscata e problemi di memoria e concentrazione. Il medico potrà dare tutte le informazioni sui possibili effetti collaterali del trattamento.

Tipologie di radioterapia

Le radiazioni possono essere somministrate internamente o esternamente.

Radioterapia esterna

Il fascio di radiazioni è erogato esternamente da una macchina, in maniera simile a un esame di diagnostica radiologica. Un tecnico proteggerà alcune parti del corpo con speciali schermi o blocchi per evitare che vengano colpite dalle radiazioni.

La durata e la frequenza del trattamento variano a seconda del tumore, della sua localizzazione, dello stato di salute generale e di altri fattori. Ogni trattamento dura pochi minuti.

Radioterapia interna (brachiterapia)

In questo caso, il medico posiziona un impianto nel corpo, all'interno o in prossimità del tumore, che rilascia grandi dosi di radiazioni direttamente alla fonte del tumore.

L'impianto può avere la forma di un filo, di una pallina o di un seme e può essere collocato in modo stabile (brachiterapia permanente), oppure rimosso e sostituito a intervalli regolari (brachiterapia temporanea).

Qual è il trattamento oncologico migliore per me?

L’oncologo e l'équipe di specialisti lavorano a stretto contatto per determinare il piano di trattamento migliore per ogni paziente. Questo potrà prevedere, singolarmente o in combinazione, chemioterapia, radioterapia, chirurgia e immunoterapia.

Conoscere e comprendere tutte le opzioni disponibili è fondamentale, per cui non esitare a porre le tue domande e a condividere i tuoi dubbi con gli specialisti, che sono la fonte di informazioni più attendibile e potranno illustrarti perché è più indicato un trattamento rispetto ad un altro, come verrà somministrato e quali saranno gli eventuali effetti collaterali.

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