skip-to-content-text

Tumore al Polmone: TC per lo Screening. Intervista al Dott. Paciucci

Tumore al Polmone: TC per lo Screening. Intervista al Dott. Paciucci | UPMC Italy

Il tumore del polmone resta oggi una delle principali cause di morte oncologica. È tra le neoplasie che registra la maggiore incidenza. Nel 2024 sono stimate circa 44.831 nuove diagnosi: 31.891 negli uomini e 12.940 nelle donne (dati: “I numeri del cancro in Italia 2024, AIOM- AIRTUM).

Questi dati ci impongono di non dimenticare l’importanza della prevenzione primaria. Smettere di fumare è il primo passo per ridurre il rischio di insorgenza di questa neoplasia. Altrettanto importante è, però, anche la prevenzione secondaria. Oggi, infatti, le nuove tecniche di screening consentono di individuare precocemente questo tumore, aumentando notevolmente le possibilità di guarigione e i tassi di sopravvivenza. Lo screening polmonare con TAC a bassa dose si conferma tra gli strumenti più efficaci. Ne abbiamo parlato con il dottor Leonardo Paciucci, specialista in radiodiagnostica presso UPMC Salvator Mundi International Hospital.

Dottore Quali Sono Oggi i Numeri del Tumore al Polmone?

Il tumore del polmone rimane ancora oggi il secondo tumore per numero di casi annui, con un tasso di mortalità molto elevato. Nei casi diagnosticati in stadi avanzati, quindi terzo e quarto stadio, le percentuali di sopravvivenza a cinque anni sono estremamente basse, si parla di meno del 5%. C'è da dire, però, che in alcuni casi, quando la diagnosi è fatta precocemente, queste percentuali si attestano sopra all'80%. Da qui si intuisce l'importanza di avere un esame di screening che ci permetta di scoprire il prima possibile il manifestarsi di questo tipo di patologia. La TAC del torace è lo strumento più adatto e più idoneo per ottenere questo risultato.

Come Funziona?

Grazie alla TAC a basse dosi di radiazioni possiamo fare degli esami molto accurati e senza l’introduzione di mezzi di contrasto. Negli ultimi quindici anni sono stati portati avanti degli studi che hanno dimostrato che, in popolazioni a rischio, questo esame può ridurre la mortalità per tumore al polmone fino al 40% nelle donne e fino al 30% negli uomini.

Dottore, Chi Dovrebbe Sottoporsi ad una TAC al Torace per la Prevenzione del Tumore al Polmone?

Gli studi condotti finora ci indicano che questo tipo di screening è particolarmente efficace nei fumatori di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, in entrambi i sessi. A questi si aggiungono anche gli ex fumatori, che hanno fumato almeno un pacchetto di sigarette al giorno per vent'anni e che hanno smesso meno di 15 anni fa. C'è poi un’altra popolazione a rischio, con numeri minori per fortuna, rappresentata dalle persone sottoposte, per motivi professionali o ambientali, a determinate sostanze che si sono dimostrate nel tempo nocive e cancerogene per il polmone.

Si Tratta di un Esame Invasivo o Doloroso? Ci Sono dei Rischi?

L'esame è un esame velocissimo, estremamente sicuro e indolore. Possono essere sottoposte all'esame anche persone particolarmente fragili. I rischi sono estremamente contenuti. Il rischio principale, ovviamente, è quello dell'esposizione alle radiazioni ionizzanti, come tutti gli esami radiologici. In questo caso, però, sono dosi molto basse. Una seconda categoria di rischio, se vogliamo chiamarlo così, è quello della sovradiagnosi. Infatti, nelle persone che rientrano nella popolazione a rischio, in quasi il 50% dei casi si rileva la presenza di uno o più noduli polmonari. Fortunatamente, quasi il 95% di questi nobili sono benigni. Quindi, il rischio correlato a questo tipo di screening è quello di sottoporre pazienti con noduli benigni ad esami più invasivi. Negli ultimi tempi, però, questo rischio si è ridotto notevolmente, perché ci avvaliamo dell'ausilio di metodiche che ci permettono di discriminare molto bene tra noduli ad alto, medio e basso rischio, consentendoci così di procedere con esami più invasivi solo quando necessario.

Quali Possono Essere gli Esiti dell’Esame e Cosa Bisogna Fare Dopo?

Fondamentalmente, ci aspettiamo due tipi di esito: non trovare nulla, oppure trovare il classico nodulo polmonare che è il precursore a volte del tumore del polmone. Se non viene individuato nessun nodulo o viene verificata la presenza di un nodulo a basso rischio, il paziente continua il suo percorso normale di screening, che generalmente è di tipo annuale. Se si individuano noduli a medio rischio, si possono organizzare dei follow up in tempi magari più ristretti, per esempio ogni sei mesi. Se, invece, ci troviamo di fronte a noduli ad alto rischio, che per fortuna rappresentano una piccola percentuale, il paziente deve essere sottoposto ad esami di secondo livello come la TAC PET oppure la biopsia polmonare con esame istologico.

Scopri di più sugli esami diagnostici di UPMC Salvator Mundi International Hospital.