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Alimentazione disordinata: cos’è? Intervista alla Dott.ssa Tognozzi

Alimentazione disordinata: cos’è?

Che cos’è l’alimentazione disordinata e come si differenzia dai disturbi alimentari?

Oggi con la Dott.ssa Deborah Tognozzi, biologa nutrizionista presso UPMC Salvator Mundi International Hospital, parliamo di un argomento importante e spesso sottovalutato.

Dottoressa, che cos’è l’alimentazione disordinata?

Con alimentazione disordinata intendiamo una serie di comportamenti malsani legati alla modalità di assunzione di cibo sia in termini di quantità che di frequenza. L’alimentazione disordinata non rappresenta un disturbo alimentare o disturbo del comportamento alimentare conclamato, ma si riferisce a comportamenti alimentari errati che possono causare disagio e compromettere la funzionalità sociale o lavorativa. Tali comportamenti potrebbero diventare pericolosi per la salute, ma un modello alimentare disordinato non rappresenta un sicuro disturbo del comportamento alimentare futuro. 

A differenza dei disturbi alimentari, che devono soddisfare criteri specifici, l’alimentazione disordinata in sé non è una diagnosi.

Quali sono i segnali di avvertimento più comuni dell’alimentazione disordinata?

Un soggetto con “alimentazione disordinata” mangia o digiuna a prescindere dalla sensazione di fame o sazietà.

I segnali più comuni dell’alimentazione disordinata includono:

  • Fare diete estreme.
  • Seguire la dieta in modo oscillante ("dieta yo-yo").
  • Provare ansia associata a cibi specifici.
  • Saltare i pasti.
  • Subire fluttuazioni di peso croniche.
  • Adottare rigorose routine e rituali legati al cibo e all'esercizio fisico.
  • Provare vergogna e senso di colpa dopo aver mangiato.
  • Avere una fissazione per il cibo, il peso, l'apporto calorico o l'immagine corporea che influisce negativamente sulla qualità della vita, e potenzialmente anche sulla salute.
  • Sentire una perdita di controllo quando si mangia, compresi comportamenti alimentari compulsivi o abbuffate.
  • Utilizzare l'esercizio fisico, la restrizione alimentare, il digiuno o il purging (come il vomito autoindotto o l'uso di lassativi) per compensare il consumo di grandi quantità di cibo o cibi meno nutritivi.
  • Utilizzare pillole per la perdita di peso, lassativi o diuretici.

Quali sono i pericoli associati all’alimentazione disordinata?

Se l’alimentazione disordinata non viene trattata, può aumentare il rischio di problemi di salute fisica, come perdita di massa ossea, problemi gastrointestinali, squilibri elettrolitici e idrici, fino a influenzare negativamente sulla pressione sanguigna e sul cuore. Può inoltre portare a disagio mentale, stati di ansia e depressione, e isolamento sociale. La cosa più importante è che un’alimentazione disordinata sottovalutata può con il tempo trasformarsi in disturbo del comportamento alimentare vero e proprio.

Qual è la causa dell’alimentazione disordinata?

Non c'è una causa specifica per l’alimentazione disordinata, ma alcune persone sono più a rischio. I fattori di rischio includono aspetti biologici, psicologici e socioculturali come l'età, il sesso, disturbi mentali, la genetica, la pressione sociale, la discriminazione basata sul peso e la forma del corpo.

Quando è il momento di cercare aiuto?

Ricordiamo che i due parametri da tenere sotto controllo sono la frequenza e la gravità con cui gli episodi di alimentazione disordinata si verificano. Quando uno o entrambi gli indicatori aumentano è necessario cercare aiuto professionale. Gli interventi basati sull'evidenza per comportamenti alimentari malsani possono migliorare la salute, il rapporto con il cibo, il peso, e la qualità della vita. L’alimentazione disordinata può essere quindi un segnale di avvertimento di un comportamento alimentare disfunzionale che può essere, come detto, precursore di una futura diagnosi di disturbo del comportamento alimentare

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