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Spalla. L'intervento di protesi inversa. Intervista al prof. Marco Spoliti

Le lesioni della cuffia dei rotatori rappresentano una lesione degenerativa e causa comune di dolore alla spalla: oggi è possibile trattarle chirurgicamente, anche nei casi gravi.Per saperne di più abbiamo intervistato il nostro ortopedico, prof. Marco Spoliti, particolarmente esperto nella traumatologia e chirurgia della spalla.

Prof. Spoliti, quali sono le cause e le possibili conseguenze delle lesioni della cuffia dei rotatori?

Le lesioni della cuffia dei rotatori sono una lesione degenerativa che può facilmente essere aggravata da alcune condizioni associate come il fumo, l'ipotiroidismo, l'ipertensione arteriosa, i micro traumatismi legati all'attività sportiva, i grandi traumi. Colpisce prevalentemente i pazienti al di sopra dei sessant'anni. Quando la lesione della cuffia dei rotatori si verifica in pazienti al di sotto di questa età diventa un problema non solo funzionale ma anche clinico, in quanto i pazienti giovani devono essere trattati immediatamente per scongiurare l'aggravarsi di questa lesione, che quando cronicizza, si allarga oltre 4 cm di diametro e va incontro ad una degenerazione adiposa importante, rendendo impossibile la riparazione del tendine stesso e costringendo a interventi di salvataggio che non hanno lo stesso risultato di una riparazione artroscopica della cuffia dei rotatori.

Prof Spoliti in quali casi, dunque, è consigliato intervenire chirurgicamente?

Nei pazienti più giovani, nelle rotture recenti, nelle rotture a tutto spessore in modo da preservare la spalla da ulteriore degenerazione del tendine e quindi da tutte quelle conseguenze che portano alla non riparabilità di un tendine e quindi la necessità di altri interventi più invasivi della semplice artroscopia.

Nel caso di lesione della cuffia dei rotatori che tipo di intervento consiglia?

La riparazione artroscopica.

Quando l'intervento di protesi inversa della spalla è da privilegiare rispetto al tradizionale intervento di protesi della spalla?

Quando una cuffia dei rotatori degenerata e non più funzionante, rotta da molto tempo, ha determinato l'evoluzione in artrosi eccentrica che impedisce il funzionamento di una protesi anatomica pertanto, in questi casi, è necessaria la sostituzione invece inversa che costruisce un fulcro meccanico laddove il fulcro biologico non esiste più.

Quali i vantaggi?

Il recupero completo della funzione articolare della spalla.

In termini di durata dell'intervento e di tempi di recupero?

L'intervento dura circa un'ora e i tempi di recupero sono di due mesi.