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Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno | UPMC Italy

Ultimo aggiornamento: 5 marzo 2025

Una corretta igiene del sonno è fondamentale per migliorare la qualità del riposo e, di conseguenza, della vita. Il sonno ci permette di rigenerarci fisicamente e mentalmente, ma in una routine sempre più frenetica, stress e impegni tendono a ridurre il tempo dedicato al riposo.  Per questo, diventa essenziale adottare scelte consapevoli, soprattutto nelle ore serali e notturne. Come favorire un buon sonno? Creando un ambiente confortevole con temperatura, luci e colori adeguati, e scegliendo un letto e un cuscino adatti alle proprie esigenze. È importante inoltre evitare caffeina, alcol e cibi pesanti a cena, così come l’uso di dispositivi elettronici e televisione prima di dormire.

Tuttavia, a volte le sane abitudini non bastano: una cattiva qualità del sonno può dipendere da condizioni fisiche sottostanti, segnale di patologie o disturbi. Tra i principali nemici del riposo c’è la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (SAOS). Russare non è solo un fastidio per chi dorme accanto, ma può essere un campanello d’allarme da non sottovalutare.

La SAOS è un disturbo respiratorio causato dal collasso delle pareti della gola, che blocca temporaneamente il passaggio dell’aria e interrompe la respirazione. Oltre a frammentare il ciclo del sonno, influenzando la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, con un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e neurovascolari.

Sintomi della SAOS

I sintomi principali della SAOS sono:

  • Bocca secca (xerostomia).
  • Cefalee.
  • Deficit cognitivi come problemi di memoria o scarsa concentrazione.
  • Eccessiva sonnolenza diurna (EDS).
  • Respiro affannoso.
  • Risvegli frequenti con sensazione di soffocamento.
  • Russamento, sonno agitato, la sensazione di non aver riposato bene.

Cause della SAOS

Si può pensare che siano dovute a un problema di tipo nasale, ma il russamento (o roncopatia) e le apnee notturne possono avere origini e cause diverse.

Tra i fattori di rischio per la sindrome da apnee ostruttive del sonno ci sono:

  • Abuso di bevande alcoliche.
  • Anomalie anatomiche (deviazione del setto nasale, adenoidi e tonsille ipertrofiche).
  • Assunzione di sonniferi.
  • Età.
  • Familiarità.
  • Fumo.
  • Ipertensione
  • Lassità dei tessuti molli delle prime vie aeree.
  • Sindrome post-menopausale.
  • Sovrappeso e obesità.

Diagnosi e cura

L’esperto a cui rivolgersi per avere una diagnosi di sindrome da apnee ostruttive del sonno è l’otorinolaringoiatra specializzato nei disturbi del sonno.

In base all’anamnesi e alla sintomatologia del paziente, lo specialista potrà valutare di effettuare un esame diagnostico approfondito, come la polisonnografia, considerata il gold standard per la diagnosi delle apnee ostruttive del sonno. È un esame che registra diverse variabili durante il sonno, come il movimento del torace e dell'addome, l'attività cerebrale, il flusso d'aria nasale e orale, l'ossigenazione del sangue e altre misurazioni fisiologiche. Anche l'endoscopia può essere utilizzata per valutare l'anatomia delle vie aeree superiori e individuare eventuali ostruzioni.

L’approccio terapeutico per questo disturbo è spesso multidisciplinare e può coinvolgere pneumologo, neurologo, cardiologo, odontoiatra, e nutrizionista nei casi di obesità. Se le apnee dipendono da una condizione di sovrappeso o obesità, ad esempio, il primo intervento potrà essere di tipo nutrizionale.

Un trattamento comune è la terapia CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), in cui una maschera con ventilazione continua di aria compressa applicata su naso e/o bocca durante il sonno mantiene le vie aeree aperte e limita il numero di apnee.

Altre opzioni di trattamento includono le terapie di pressione positiva delle vie aeree (ad esempio, BiPAP), dispositivi dentali e terapie posizionali.

L'intervento chirurgico è un'opzione per i pazienti che non rispondono ad altri trattamenti o che hanno anomalie anatomiche specifiche che possono essere corrette solo chirurgicamente.

Consulta i servizi di Otorinolaringoiatria presso UPMC Salvator Mundi International Hospital.