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Sindrome delle apnee ostruttive del sonno

Sindrome delle apnee ostruttive del sonno | UPMC Italy

Il russare, oltre a rappresentare un fastidio per chi ci dorme accanto, può essere il segnale di un disturbo da non sottovalutare: la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (SAOS).

Si tratta di un disturbo respiratorio dovuto dal collasso delle pareti della gola, che impedisce il passaggio dell’aria causando un’interruzione temporanea della respirazione. Oltre a danneggiare la qualità del sonno di cui altera il ciclo, questa determina la saturazione dell’ossigeno nel sangue, con possibili variazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa e un maggiore rischio di malattie cardiovascolari e neurovascolari.

I sintomi principali di questo disturbo sono:

  • Bocca secca (xerostomia).
  • Cefalee.
  • Deficit cognitivi come problemi di memoria o scarsa concentrazione.
  • Eccessiva sonnolenza diurna (EDS).
  • Respiro affannoso.
  • Risvegli frequenti con sensazione di soffocamento.
  • Russamento, sonno agitato, la sensazione di non aver riposato bene.

Cause della sindrome da apnee ostruttive del sonno

Si può pensare che siano dovute a un problema di tipo nasale, ma il russamento (o roncopatia) e le apnee notturne possono avere origini e cause diverse.

Tra i fattori di rischio per la sindrome da apnee ostruttive del sonno ci sono:

  • Abuso di bevande alcoliche.
  • Anomalie anatomiche (deviazione del setto nasale, adenoidi e tonsille ipertrofiche).
  • Assunzione di sonniferi.
  • Età.
  • Familiarità.
  • Fumo.
  • Ipertensione
  • Lassità dei tessuti molli delle prime vie aeree.
  • Sindrome post-menopausale.
  • Sovrappeso e obesità.

Diagnosi e cura

L’esperto a cui rivolgersi per avere una diagnosi di sindrome da apnee ostruttive del sonno è l’otorinolaringoiatra specializzato nei disturbi del sonno.

In base all’anamnesi e alla sintomatologia del paziente, lo specialista potrà valutare di effettuare un esame diagnostico approfondito, come la polisonnografia, considerata il gold standard per la diagnosi delle apnee ostruttive del sonno. È un esame che registra diverse variabili durante il sonno, come il movimento del torace e dell'addome, l'attività cerebrale, il flusso d'aria nasale e orale, l'ossigenazione del sangue e altre misurazioni fisiologiche. Anche l'endoscopia può essere utilizzata per valutare l'anatomia delle vie aeree superiori e individuare eventuali ostruzioni.

L’approccio terapeutico per questo disturbo è spesso multidisciplinare e può coinvolgere pneumologo, neurologo, cardiologo, odontoiatra, e nutrizionista nei casi di obesità. Se le apnee dipendono da una condizione di sovrappeso o obesità, ad esempio, il primo intervento potrà essere di tipo nutrizionale.

Un trattamento comune è la terapia CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), in cui una maschera con ventilazione continua di aria compressa applicata su naso e/o bocca durante il sonno mantiene le vie aeree aperte e limita il numero di apnee.

Altre opzioni di trattamento includono le terapie di pressione positiva delle vie aeree (ad esempio, BiPAP), dispositivi dentali e terapie posizionali.

L'intervento chirurgico è un'opzione per i pazienti che non rispondono ad altri trattamenti o che hanno anomalie anatomiche specifiche che possono essere corrette solo chirurgicamente.

Se sospetti di avere la sindrome da apnee ostruttive del sonno, rivolgiti al servizio di otorinolaringoiatria di UPMC Salvator Mundi International Hospital per una diagnosi accurata e un percorso di cura personalizzato.