Qual è la causa del piede piatto nei bambini?

Nota dell'editore: Questo articolo è stato pubblicato originariamente l'11 settembre 2023 ed è stato aggiornato il 25 novembre 2025.
Il piede piatto nei bambini è spesso una normale fase dello sviluppo: nei primi anni di vita — generalmente fino ai 6-7 anni — l’arco plantare non è ancora completamente formato e tende a svilupparsi gradualmente con la crescita.
Quando però il piede rimane piatto oltre questa età, o compaiono sintomi come dolore o difficoltà nel camminare, è importante non ignorare il problema. Un piede piatto non corretto può infatti influire sulla postura e, nel tempo, favorire disturbi a carico di gambe, ginocchia e colonna vertebrale, con ripercussioni sul benessere generale del bambino.
Rivolgersi a uno specialista permette di valutare accuratamente la situazione, individuare le cause e definire un percorso personalizzato: dagli esercizi mirati a supporti ortopedici, fino a trattamenti più specifici nei casi più complessi.
Di seguito, una guida essenziale per comprendere meglio il piede piatto nei bambini e sapere quando richiedere una visita specialistica.
Cosa significa piede piatto?
Si parla di piede piatto, noto anche come iperpronazione o pes planus, quando il piede non ha un arco plantare normale e aderisce completamente al pavimento.
La maggior parte dei bambini con i piedi piatti presenta il cosiddetto piede piatto flessibile. Questo vuol dire che quando mette il peso sul piede e lo appoggia a terra l’arco scompare, ma se si mette sulle punte, l’arco si ristabilisce.
Il piede piatto pediatrico può essere sintomatico, quando provoca dolore, o asintomatico, quando non si manifesta nessun sintomo. Avere i piedi piatti può influire sulla postura e sull’allineamento di tutto il corpo e determinare dolori alle caviglie, alle ginocchia e alla schiena. Per questo è importante capire se si tratta di una condizione fisiologica e passeggera, o se invece si è di fronte ad una problematica da risolvere.
Quali sono le cause del piede piatto pediatrico?
Man mano che il bambino cresce, il suo arco plantare si sviluppa insieme a tendini, legamenti e ossa del piede. Questo processo avviene durante la prima infanzia, intorno ai due o tre anni. Secondo la U.S. National Library of Medicine, entro i 10 anni la maggior parte dei bambini sviluppa l’arco plantare.
Vediamo alcune delle cause del piede piatto:
- Ereditarietà.
- Alcuni rari disturbi ereditari del tessuto connettivo (es: sindrome di Helers-Danlos – EDS, sindrome di Marfan) che causano l'allentamento dei tendini.
- Lesione ai tendini.
- Obesità.
- Diabete.
- Artrite reumatoide.
- Coalizione tarsale (raramente). Si tratta di una delle deformità congenite del piede che possono causare piedi piatti rigidi. Questa patologia è caratterizzata da due o più ossa del piede che crescono o si fondono insieme.
Come viene diagnosticato il piede piatto?
Il pediatra o lo specialista in ortopedia può diagnosticare questa condizione, osservando il bambino mentre cammina, sta in piedi o corre. Viene poi eseguito un esame fisico e viene raccolta l'anamnesi medica e dei sintomi manifestati, dolore e fastidio inclusi. Quando necessari, vengono poi prescritti esami diagnostici per determinarne le cause.
Come si cura il piede piatto nei bambini?
Se non c’è dolore, spesso non è necessario intervenire. In caso contrario, è opportuno valutare con lo specialista le opzioni terapeutiche per combattere il dolore:
- Uso di plantari per alleviare il dolore a gambe e schiena.
- Antidolorifici, opportunamente indicati dallo specialista.
- Terapia fisica e stretching.
- Programma nutrizionale, se il piede piatto dipende da un eccesso di peso.
- Intervento chirurgico mininvasivo se i sintomi non possono essere alleviati con le precedenti soluzioni e se c’è una lesione sottostante al tendine o all'osso.
Se sospetti che il tuo bambino possa avere il piede piatto, o hai già ricevuto una prima diagnosi non perderti la Giornata Specialistica dedicata al piede piatto pediatrico il 13 dicembre 2025 con il Dott. Alfredo Orefice.