skip-to-content-text

Disbiosi Intestinale: Il Ruolo Del Microbiota

Disbiosi Intestinale: Il Ruolo Del Microbiota | UPMC Italy

L’equilibro tra corpo e mente è fondamentale per la qualità della vita, e questo vale anche per l’intestino e la sua flora batterica.

Il microbiota intestinale, ovvero l’insieme di batteri che popolano il nostro apparato digerente, svolge un ruolo essenziale nel benessere gastrointestinale e generale. Tuttavia, diversi fattori fisici e psicologici possono alterarne la composizione, compromettendo questo delicato ecosistema.

L'intestino ospita miliardi di batteri, distribuiti in specifiche aree, con il compito di regolare le sue funzioni. Quando l’equilibrio tra i batteri “buoni”, con azione protettiva, e quelli potenzialmente dannosi si altera, favorendo la proliferazione di ceppi fermentativi o putrefattivi, si parla di disbiosi intestinale.

Quali Sono le Cause della Disbiosi Intestinale?

L’alterazione della flora batterica intestinale può essere provocata da diversi fattori, tra cui:

  • Infezioni di origine virale o batterica.
  • Contaminazioni alimentari lungo la catena nutrizionale.
  • Intolleranze e allergie a determinati cibi.
  • Patologie infiammatorie o infettive del tratto gastrointestinale.
  • Dieta squilibrata o improvvise variazioni alimentari.
  • Terapie farmacologiche, in particolare l’uso prolungato di antibiotici.
  • Stress e ansia, che possono influire sulla salute intestinale.

Vista la molteplicità dei fattori coinvolti, è essenziale non sottovalutare eventuali sintomi gastrointestinali o cambiamenti nel proprio stato di benessere.

Quali Sono i Possibili Campanelli d’Allarme della Disbiosi Intestinale?

I primi segnali da tenere in considerazione includono:

  • Difficoltà digestive e senso di pesantezza.
  • Alterazioni dell’alvo, come diarrea o stitichezza.
  • Gonfiore addominale e meteorsimo.
  • Sensazione di intestino pieno o poco regolare.
  • Alitosi persistente.

Riconoscere questi sintomi è importante per intervenire tempestivamente e individuare eventuali squilibri del microbiota. 

La Diagnosi

Per escludere altre patologie e confermare la presenza di disbiosi, è possibile sottoporsi a specifici esami diagnostici, scelti dallo specialista in base al quadro clinico del paziente:

  • Esami del sangue e delle feci, per individuare infiammazioni, infezioni o allergie alimentari.
  • Esame delle urine, utile in alcune valutazioni metaboliche.
  • Test di permeabilità intestinale, per verificare eventuali alterazioni della barriera intestinale.
  • Breath test al lattulosio, per valutare la produzione di gas intestinali e l’eventuale sovra crescita batterica.
  • Test genetico del microbiota, eseguito su campioni fecali tramite tecniche di sequenziamento genetico, utile per individuare la presenza di disbiosi e caratterizzare i batteri intestinali, anche a scopo preventivo.

Un’adeguata diagnosi permette di intraprendere il percorso terapeutico più adatto per ristabilire l’equilibrio intestinale. 

Le Opzioni di Trattamento

Poiché i sintomi della disbiosi intestinale possono essere comuni ad altre patologie, è fondamentale rivolgersi tempestivamente a uno specialista per una diagnosi accurata e un trattamento mirato.

La terapia dipende dalla causa scatenante e viene personalizzata in base alle esigenze del paziente. In molti casi, il trattamento prevede: 

  • Probiotici e prebiotici (noti anche come “fermenti lattici”), che favoriscono il riequilibrio del microbiota intestinale e rafforzano il sistema immunitario.
  • Un’alimentazione equilibrata, ricca di fibre, vitamine e nutrienti essenziali.
  • Uno stile di vita sano, con regolare attività fisica e un buon equilibrio tra sonno e veglia.

L’Importanza della Dieta: Suggerimenti Alimentari

Nei casi di disbiosi lieve o per prevenire squilibri intestinali, è utile seguire alcune indicazioni alimentari: 

  • Evitare di mescolare troppi alimenti nello stesso pasto, per non affaticare la digestione.
  • Limitare il consumo di cibi preconfezionati e ultra-processati, ricchi di conservanti, zuccheri, grassi e additivi artificiali.
  • Ridurre insaccati, bevande zuccherate e alcolici, che possono alterare l’equilibrio del microbiota.
  • Prediligere alimenti ricchi di fibre, come verdura e frutta fresca, legumi, cereali integrali, pesce, carne non processata, riso, formaggi freschi e cibi fermentati.
  • Bere molta acqua, essenziale per il corretto funzionamento intestinale.

È inoltre importante evitare regimi alimentari eccessivamente restrittivi o poco vari, spesso influenzati da mode o scelte fai-da-te, che potrebbero aggravare il problema invece di risolverlo.

Un approccio bilanciato, combinato con le giuste terapie, aiuta a ristabilire l’equilibrio intestinale e a migliorare il benessere generale.

Scopri di più sul Servizio di Gastroenterologia presso UPMC Salvator Mundi International Hospital.