Gastroscopia e colonscopia: quali sono le differenze?
La gastroscopia (o endoscopia digestiva) e la colonscopia sono due procedure endoscopiche minimamente invasive, sicure ed efficaci.
Permettono di esaminare esofago, stomaco, duodeno, intestino, colon e retto al fine di verificare la presenza di condizioni del tratto gastrointestinale superiore e inferiore.
Grazie alle procedure endoscopiche lo specialista può diagnosticare e, ove possibile, trattare:
- Emorragie.
- Cancro.
- Celiachia.
- GERD (malattia da reflusso gastroesofageo).
- Malattie infiammatorie intestinali.
- Polipi precancerosi del colon.
- Stenosi (restringimento anomalo dell'esofago o dell'intestino).
- Ulcera nello stomaco.
- Dolore inspiegabile allo stomaco o all'addome.
Durante la gastroscopia, il gastroenterologo inserisce l'endoscopio, un tubo flessibile illuminato e dotato di telecamera, per via orale per esaminare
- Gola.
- Esofago (il tubo che collega la bocca allo stomaco).
- Stomaco.
- Parte superiore dell'intestino tenue.
L’endoscopio è, inoltre, dotato di strumenti specifici e può, per esempio, rimuovere un polipo o un pezzo di tessuto per una biopsia, o cauterizzare un vaso sanguigno per fermare un'emorragia.
Nella colonscopia, il medico inserisce un tubo chiamato colonscopio nell'ano e nel retto del paziente per esaminare:
- Retto.
- Colon.
In base alle indicazioni, è possibile indagare il grosso intestino solo parzialmente (es: rettoscopia, rettosigmoidoscopia, ecc.) o fino al fondo ciecale (colonscopia totale o pancolonscopia). Questo, oltre a permettere la diagnosi di malattie intestinali, consente anche l’asportazione di eventuali polipi (neoformazioni della mucosa intestinale) e il prelievo di piccoli frammenti di tessuto (biopsia). Sia la biopsia sia l’asportazione dei polipi sono indolori e si effettuano mediante l’uso di piccole pinze introdotte attraverso il colonscopio.
Cosa succede durante la gastroscopia?
La gastroscopia dura in genere meno di 30 minuti. Durante la procedura, ci si sdraia sulla schiena o su un fianco. L'operatore sanitario può:
- Collegare dei sensori per monitorare la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
- Somministrare farmaci attraverso una flebo nel braccio per aiutare il paziente a rilassarsi. È possibile che il paziente si addormenti durante la procedura.
- Spruzzare uno spray anestetico in gola per non sentire il tubo.
- Inserire l'endoscopio in bocca e in gola. Potrebbe verificarsi la richiesta di deglutire per aiutare a muovere l'endoscopio, ma non dovrebbe provocare dolore. Durante l'endoscopia si può respirare normalmente, ma non si può parlare.
- Utilizzare l'endoscopio per esaminare, prelevare campioni di tessuto o trattare aree dell'esofago, dello stomaco o dell'intestino tenue.
Il medico rimuoverà l'endoscopio non appena terminato l'esame o il trattamento. Si attende poi in sala risveglio fino al termine dell’effetto dell’anestesia. Si potrebbe percepire un leggero mal di gola dovuto al tubo o un po' di nausea, ma questi sintomi miglioreranno con il tempo.
Non guidare nelle 24 ore successive.
Il referto viene consegnato dal medico subito dopo l’esame. Se, invece, sono stati prelevati campioni di tessuto da analizzare (esame istologico), i risultati verranno inviati successivamente.
Cosa aspettarsi durante una colonscopia
La colonscopia ha una durata dai 30 ai 60 minuti.
Come si svolge?
- Vengono collegati dei sensori per monitorare il cuore, la pressione sanguigna e la respirazione.
- Si fa posizionare il paziente su un fianco con le ginocchia sollevate verso il petto.
- Vengono somministrati un sedativo o un altro farmaco attraverso una flebo per addormentarsi.
- Viene inserita la telecamera e il tubo per la colonscopia nel retto. Lo specialista farà avanzare lentamente la telecamera attraverso l'intero colon per esaminare il rivestimento alla ricerca di polipi o altre anomalie. Mentre si muove, il colonscopio gonfia d'aria l'intestino crasso per consentire al medico di avere una visione migliore.
- Vengono rimossi eventuali polipi o campioni di tessuto da analizzare utilizzando strumenti speciali situati all'estremità del colonscopio. Al termine, l’endoscopista rimuove il colonscopio e il paziente viene portato in sala risveglio. Per circa un'ora ci si può sentire gonfi o pieni di gas a causa dell'aria utilizzata per gonfiare il colon.
Non guidare dopo l’esame.
Il referto viene consegnato dal medico subito dopo l’esame. Se, invece, sono stati rimossi polipi o prelevati campioni di tessuto da sottoporre a biopsia, i risultati verranno inviati successivamente.
Preparazione alla gastroscopia e alla colonscopia
È necessario prepararsi a ciascuno di questi esami in modo diverso, seguendo con precisione le specifiche istruzioni del medico che variano un po’ da uno specialista all’altro. Se non ci si prepara correttamente, il medico potrebbe dover riprogrammare la procedura.
In generale però possiamo riassumere come segue le indicazioni alle preparazioni.
Preparazione alla gastroscopia
È fondamentale avere lo stomaco vuoto prima. In generale, per prepararsi è necessario:
- Smettere di mangiare cibi solidi dalla mezzanotte del giorno che precede l'esame.
- Smettere di bere tutti i liquidi, compresa l'acqua, sei ore prima dell'intervento.
Per poter effettuare la sedazione profonda è necessario portare con sé esami (massimo 3 mesi di validità dalla data di esecuzione) come: emocromo, glicemia, creatinina, tempo di protrombina (PT) (PTT), azotemia, sodio, potassio, ECG.
Preparazione alla colonscopia
Per la colonscopia è necessario eliminare tutto ciò che è presente nel colon. Se ci sono feci, il medico non può far passare la telecamera della colonscopia nel colon. Lo specialista darà al paziente precise istruzioni scritte, ma in genere, prima di una colonscopia:
- Nei tre giorni che precedono l’esame è necessario seguire una dieta a basso contenuto di fibre alcuni giorni prima, evitando la maggior parte della frutta fresca, della verdura, dei fagioli, delle noci, dei semi e dei cereali integrali e bere almeno 1 litro e ½ d’acqua
- Il giorno che precede l’esame è possibile fare una colazione regolare (es. caffè, thè, latte, yogurt bianco, biscotti, fette biscottate non integrali), un pranzo leggero (es. brodo, pastina, yogurt bianco) e a cena una dieta idrica con liquidi chiari (thè, camomilla, brodo, tisane).
- Il giorno dell’esame, digiuno completo. Generalmente, è consentita l’assunzione di acqua fino a quattro ore prima dell’esame.
- La sera prima e la mattina dell'esame, verrà eseguita una preparazione intestinale per eliminare qualsiasi residuo nel colon. Viene effettuata tramite assunzione per via orale di specifici lassativi e seguendo i consigli alimentari proposti. La preparazione provoca diarrea, ma senza crampi dolorosi. È sgradevole, ma completare questa fase è essenziale per consentire al medico di vedere chiaramente il rivestimento del colon.
- Per effettuare l’esame in sedazione profonda è necessario portare con sé esami come emocromo, glicemia, creatinina, tempo di protrombina, azotemia, sodio, potassio, ECG.