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Linfoma

Il linfoma è un tumore del sangue che colpisce il sistema linfatico, parte fondamentale del sistema immunitario. È uno dei principali tumori ematologici, insieme alla leucemia e al mieloma, e si distingue in due forme principali:

  • Linfoma di Hodgkin (LH).
  • Linfoma non Hodgkin (LNH).

In Italia, nel 2024 sono stati stimati oltre 15.000 casi di linfoma: 2.218 LH, 13.271 LNH (fonte: I numeri del cancro in Italia 2024, AIOM-AIRTUM).

Il linfoma si sviluppa dai linfociti B e T, più raramente dalle cellule NK: cellule del sistema immunitario che proteggono l’organismo dalle infezioni.


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Che Cos’è il Linfoma?

Il linfoma è un gruppo eterogeneo di tumori che nascono nelle cellule del sistema linfatico, deputato a difendere l’organismo da infezioni e malattie. Queste neoplasie originano da una moltiplicazione anomala dei linfociti, un tipo di globulo bianco.

Poiché il tessuto linfatico è presente in tutto il corpo, il linfoma può svilupparsi in diverse sedi.

Tipi di Linfoma

I linfomi si classificano in base al tipo di linfocita coinvolto e alla velocità di crescita.

  • Linfoma di Hodgkin (LH): raro, più comune tra i 15 e i 35 anni. Origina quasi nei linfonodi della parte alta del corpo (collo, ascelle, torace). Esistono due varianti principali: linfoma di Hodgkin classico (95% dei casi) e linfoma di Hodgkin a predominanza linfocitaria (molto raro).
  • Linfoma non Hodgkin (LNH): può svilupparsi nei linfociti B o T, nei linfonodi o in altri organi (stomaco, fegato, ossa, cute, sistema nervoso centrale). È più frequente negli adulti e negli anziani. Se ne conoscono oltre 70 sottotipi, distinti in forme indolenti (a crescita lenta, come il linfoma follicolare), e forme aggressive (a crescita rapida, come il linfoma diffuso a grandi cellule B).

Fattori di Rischio per il Linfoma

Alcuni fattori possono aumentare il rischio di sviluppare linfoma:

  • Età: 15-35 anni o over 60 (LH); over 65 (LNH).
  • Fattori ambientali: esposizione a radiazioni o sostanze chimiche (es. erbicidi, pesticidi).
  • Infezioni: virus di Epstein-Barr, HIV, epatite C, Helicobacter pylori.
  • Sesso maschile.
  • Sistema immunitario compromesso: malattie autoimmuni, trapianti d’organo , terapie immunodepressive.

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Quali Sono i Sintomi del Linfoma?

Il linfoma nelle fasi iniziali può essere asintomatico. Quando presenti, i sintomi variano in base al tipo e allo stadio.

I più comuni sono:

  • Ingrossamento dei linfonodi (collo, ascelle, inguine).
  • Affaticamento persistente.
  • Tosse, difficoltà respiratoria o dolore al torace.
  • Febbre, brividi e sudorazioni notturne.
  • Prurito diffuso.
  • Perdita di peso non spiegata.

Consulta il tuo medico se sintomi persistono o se hai una storia familiare di tumori del sangue.

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Come Si Diagnostica il Linfoma?

La diagnosi di linfoma si basa su una visita specialistica e su esami mirati per confermare la malattia e determinarne il tipo e lo stadio.

Gli esami più utilizzati includono:

  • Esami del sangue e delle urine: per valutare globuli bianchi, rossi, piastrine e LDH.
  • Biopsia linfonodale: analisi di un campione di tessuto linfonodale, fondamentale per identificare il sottotipo di linfoma. In alcuni casi si effettua anche una rachicentesi.
  • Biopsia osteomidollare: prelievo di un campione di osso dal bacino per valutare il midollo.
  • Esami radiologici (RX, TC, RM, PET, ecografia): per studiare la malattia, monitorarne  l’evoluzione e verificare l’efficacia delle cure.

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Come Si Cura il Linfoma?

Il trattamento del linfoma è personalizzato e può prevedere più terapie combinate, in base a tipo, stadio e condizioni del paziente.

Le principali opzioni di trattamento sono:

  • Chemioterapia: farmaci che distruggono le cellule tumorali.
  • Terapie mirate (targeted therapy): bloccano specifiche alterazioni genetiche.  
  • Immunoterapia: anticorpi monoclonali, linfociti T modificati (CAR-T), terapie innovative che stimolano il sistema immunitario a riconoscere e distruggere le cellule malate.
  • Radioterapia: radiazioni ad alta intensità per colpire aree precise.
  • Radioimmunoterapia: combina immunoterapia e radiazioni.
  • Trapianto di cellule staminali: autologo (con cellule del paziente) o allogenico (con cellule da donatore), nei casi refrattari o recidivanti.

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Revisione agosto 2025.