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Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI)

Le malattie infiammatorie croniche intestinali  (MICI)

Le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) colpiscono circa 250.000 persone in Italia (7 milioni nel mondo), con un'incidenza stimata intorno ai 5-10 nuovi casi ogni 100.000 abitanti. Comprendono:

  • Malattia di Crohn.
  • Colite Ulcerosa.
  • Colite indeterminata.
  • Colite microscopica (Colite Linfocitica, Colite Collagena, Colite Eosinofila).

Si manifestano con episodi di aggravamento alternati a periodi di attenuazione. La loro eziologia è ancora oscura, tuttavia le prove scientifiche più recenti indicano un ruolo determinante dell'alterazione del sistema immunitario e di elementi multifattoriali.

La malattia infiammatoria intestinale cronica può presentare manifestazioni periodiche ed evolversi nel tempo. Sebbene modificare la dieta e lo stile di vita possa aiutare a ridurre i sintomi della malattia, le persone affette da MICI spesso devono gestirle attraverso terapie farmacologiche. L'approccio terapeutico è altamente personalizzato e il trattamento varia in base alla gravità della condizione. In alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere le parti del tratto digestivo gravemente compromesse.

Le caratteristiche cliniche delle principali MICI

Circa un quarto, e in alcuni casi anche il 40-50%, dei casi di malattie infiammatorie croniche intestinali si manifestano durante l'infanzia o l'adolescenza. Tra questi, circa il 6% sono diagnosticati entro i primi due anni di vita.

Le MICI presentano una serie di manifestazioni cliniche, tra cui le più comuni sono il Morbo di Crohn, che mostra un aumento di incidenza tra i 6 e i 12 anni, e la Colite Ulcerosa, che mantiene una frequenza costante dopo i 3 anni.

Malattia di Crohn: sintomi e trattamento

La malattia di Crohn può interessare qualsiasi parte del tratto gastrointestinale. I sintomi possono variare a seconda della localizzazione, ma solitamente includono:

  • Dolore addominale persistente
  • Diarrea, talvolta accompagnata da sangue.
  • Febbricola (generalmente inferiore a 38°C, soprattutto nel pomeriggio o alla sera).
  • Perdita di peso significativa.
  • Anemia.

È importante notare che circa tre pazienti su dieci possono essere asintomatici. Se non diagnosticata precocemente o se non trattata in modo appropriato, la malattia di Crohn può portare a:

  • Stenosi.
  • Fistole (incluse le fistole perianali).
  • Ascessi.

Queste complicanze spesso richiedono un intervento chirurgico.

Colite ulcerosa: sintomi e trattamento

Anche la colite ulcerosa può coinvolgere l'intero colon. I sintomi possono variare in base alla sede dell'infiammazione, ma comunemente includono:

  • Presenza di sangue nelle feci.
  • Diarrea.
  • Febbricola (generalmente inferiore a 38°C, soprattutto nel pomeriggio o alla sera).
  • Dolore addominale.
  • Anemia.

In circa il 10-30% dei pazienti, la terapia può non essere efficace, rendendo necessario un intervento chirurgico per rimuovere il colon. La colite ulcerosa attiva in modo persistente è un fattore di rischio per lo sviluppo del cancro del colon.

Fattori di rischio per le malattie infiammatorie croniche intestinali

La prevalenza delle malattie infiammatorie croniche intestinali varia significativamente a seconda del paese di origine e delle abitudini culturali, soprattutto legate alla dieta, indicando un ruolo significativo dei fattori ambientali nello sviluppo di queste patologie.

Le MICI sono condizioni complesse con molteplici cause, tra cui:

  • Anomala reazione immunologica dell'intestino verso batteri intestinali.
  • Interazione tra fattori genetici e ambientali.
  • Tendenza familiare, ma non ereditarietà diretta.
  • Mutazioni in oltre 240 loci genici associati al rischio di sviluppare IBD.
  • Fumo di sigaretta.
  • Disagio psicologico, come ansia e depressione.
  • L’abuso di antibiotici o di farmaci FANS, come l'aspirina o l'ibuprofene.
  • Infezioni in età pediatrica.
  • Variazioni del microbiota intestinale (i batteri del tratto digestivo).
  • La preesistenza di altre malattie autoimmuni, come la psoriasi o l'artrite reumatoide.

Diagnosi delle malattie infiammatorie croniche intestinali

Dopo un'accurata anamnesi, il medico specialista può consigliare una serie di esami strumentali per diagnosticare l'infiammazione intestinale. Tra questi:

  • Endoscopia: ad esempio la colonscopia, che consente di esaminare direttamente l'interno del colon e dell'intestino tenue per individuare segni di infiammazione, ulcere o altre anomalie.
  • Radiografia con contrasto: utile soprattutto per la diagnosi del Morbo di Crohn, questa tecnica prevede l'utilizzo di un mezzo di contrasto per evidenziare eventuali aree di infiammazione o stenosi nel tratto gastrointestinale.
  • Scintigrafia: una tecnica di imaging che utilizza piccole quantità di materiale radioattivo per individuare l'infiammazione o altre anomalie nel tratto intestinale.
  • Risonanza magnetica nucleare (RMN): questa tecnica di imaging fornisce immagini dettagliate del tratto gastrointestinale senza l'uso di radiazioni ionizzanti, ed è particolarmente utile per valutare l'estensione e la gravità dell'infiammazione nei pazienti con malattie infiammatorie intestinali.

Questi esami strumentali possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione, a seconda delle specifiche esigenze diagnostiche del paziente.

Come prevenire le malattie infiammatorie croniche intestinali

Così come non si sa con certezza quali siano le cause delle MICI, non esiste un modo garantito per prevenirle. Tuttavia, alcuni accorgimenti possono contribuire a ridurre i fattori di rischio, specialmente in presenza di familiarità di queste o altre malattie autoimmuni:

  • Ridurre l'esposizione alle tossine ambientali come il fumo di sigaretta, i pesticidi o altre sostanze chimiche nocive.
  • Assumere antibiotici o antidolorifici solo se raccomandati dal medico.
  • Adottare una dieta sana, ridurre lo stress e dormire a sufficienza aiutano a proteggere il sistema immunitario.
  • Privilegiare alimenti ricchi di fibre come frutta, verdura, legumi e cereali integrali, che aiutano i batteri sani dell'intestino. Anche gli alimenti fermentati come lo yogurt, il kefir o le verdure fermentate naturalmente sono ottimi per l'intestino.
  • Valutare con il proprio medico se assumere un integratore di probiotici.

Le malattie infiammatorie croniche intestinali sono una condizione medica grave che può avere un forte impatto sulla tua vita. Scopri di più sui servizi di gastroenterologia di UPMC e su come possiamo aiutarti a individuare eventuali fattori di rischio e a ridurli nella nostra sezione web dedicata.