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Qual è la Differenza tra Infarto e Arresto Cardiaco?

Qual è la Differenza tra Infarto e Arresto Cardiaco? | UPMC Italy

L’infarto e l’arresto cardiaco sono condizioni mediche gravi ma distinte. In termini semplici, l’arresto cardiaco è un problema legato all’attività elettrica del cuore, mentre l’infarto è un problema legato al flusso sanguigno. Vediamo insieme le principali differenze tra queste due emergenze mediche.

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Che Cos'è un Infarto?

L’infarto, o infarto del miocardio (MI), si verifica quando un'arteria coronaria, che fornisce sangue al cuore, non riesce più a garantire un apporto adeguato di sangue al muscolo cardiaco. Questo spesso accade a causa di un coagulo che si forma improvvisamente in un’arteria già ristretta, interrompendo il flusso sanguigno. In altri casi, l’infarto può essere causato da un restringimento progressivo delle arterie a causa dell’accumulo di placche di colesterolo.

Quando il flusso sanguigno è ridotto o bloccato, le cellule del muscolo cardiaco non ricevono abbastanza ossigeno e cominciano a morire. Questo danneggiamento del muscolo cardiaco può portare a insufficienza cardiaca e, nei casi più gravi, alla morte. Riconoscere tempestivamente i segnali di un infarto è cruciale, perché intervenire entro 90 minuti dall'inizio dei sintomi può limitare i danni al cuore e salvare la vita.

I Sintomi di un Infarto

Il sintomo più comune di un infarto è un dolore persistente o una sensazione di pressione al petto. Tuttavia, questo sintomo può essere meno evidente nelle donne, che potrebbero manifestare altri segnali. I sintomi aggiuntivi includono:

  • Respiro affannoso.
  • Nausea.
  • Vomito.
  • Sudorazione profusa e improvvisa.
  • Vertigini.
  • Estrema debolezza.
  • Ansia.

L'infarto è un'emergenza medica potenzialmente fatale. Se tu o una persona vicino te presenta questi sintomi, è essenziale chiamare immediatamente il 112. I servizi medici di emergenza possono fornire il percorso più rapido e sicuro per raggiungere l'ospedale e sono addestrati a trattare il paziente durante il trasporto.

Che Cos'è un Arresto Cardiaco?

L'arresto cardiaco si verifica quando il cuore smette di battere, generalmente a causa di un malfunzionamento del sistema elettrico che regola il ritmo cardiaco. Normalmente, il cuore batte grazie a scariche elettriche regolari provenienti dal sistema elettrico del cuore; per esempio, una scarica elettrica al secondo corrisponde a una frequenza cardiaca di 60 battiti al minuto. Tuttavia, se il sistema elettrico del cuore si guasta, il risultato può essere un arresto cardiaco.

Una delle forme più comuni di arresto cardiaco è la fibrillazione ventricolare (FV), la principale causa di morte cardiaca improvvisa. Questa condizione può colpire anche persone apparentemente sane, senza alcuna malattia cardiaca nota. Negli adulti, la fibrillazione ventricolare è l’aritmia più frequente al momento dell’arresto cardiaco. Si tratta di un’aritmia estremamente rapida e disorganizzata, in cui il sistema elettrico del cuore entra in caos, interrompendo la circolazione verso il corpo e il cervello. Se non si interviene immediatamente, questa condizione porta alla morte nel giro di pochi minuti.

Un'altra tipologia di arresto cardiaco è la tachicardia ventricolare (TV). In questa condizione, il sistema elettrico del cuore va in tilt, ma in modo meno caotico rispetto alla fibrillazione ventricolare (FV). Nella TV, il ritmo cardiaco accelera notevolmente e origina dai ventricoli. Questo aumento della frequenza fa sì che il muscolo cardiaco diventi inefficiente, compromettendo la capacità del cuore di pompare sangue in modo efficace.

Un'altra possibile alterazione del ritmo cardiaco è la bradicardia. Contrariamente alla tachicardia, il cuore batte troppo lentamente. Questo rallentamento del battito non consente di mantenere una pressione sanguigna sufficiente, compromettendo la circolazione del sangue.

Riassumendo:

  • Tachicardia: il ritmo cardiaco è più veloce del normale.
  • Bradicardia: il ritmo cardiaco è più lento del normale.
  • Fibrillazione: il ritmo cardiaco è irregolare e disorganizzato.

Oltre alle aritmie, l’arresto cardiaco può essere causato anche da altre gravi condizioni mediche, tra cui:

  • Infarto.
  • Scompenso cardiaco.
  • Tamponamento cardiaco (un trauma toracico severo, come quello causato da un incidente).
  • Miocardite grave.
  • Insufficienza respiratoria.
  • Patologie genetiche, come la sindrome di Brugada, che possono provocare morte improvvisa per arresto cardiaco.

Quello che collega tutte queste condizioni è il fatto che un attacco cardiaco o infarto può sfociare in un arresto cardiaco, soprattutto se l'arteria bloccata alimenta una parte del sistema elettrico del cuore. La mancanza di sangue in quell’area può causare il malfunzionamento o l'arresto del sistema elettrico, interrompendo così il battito cardiaco.

Un infarto può anche causare danni così estesi al muscolo cardiaco da renderlo incapace di funzionare correttamente, portando il cuore a smettere di battere. Inoltre, un infarto subito in passato può indirettamente predisporre a un arresto cardiaco. Questo perché l'attacco cardiaco lascia una cicatrice nel tessuto cardiaco colpito, che può interferire con il normale flusso degli impulsi elettrici del cuore, portando a ritmi cardiaci pericolosi come la fibrillazione ventricolare (FV) o la tachicardia ventricolare (TV).

I Sintomi di un Arresto Cardiaco

I sintomi di un arresto cardiaco possono manifestarsi in modo improvviso e drammatico. Tra i segni più comuni troviamo:

  • Improvvisa perdita di coscienza.
  • Assenza di polso.

Prima che si verifichi l’arresto cardiaco vero e proprio, potrebbero emergere sintomi legati alla causa scatenante, come:

  • Dolore toracico, se l’arresto è causato da un infarto.
  • Palpitazioni, se è dovuto a un’aritmia.
  • Difficoltà respiratoria, se la causa è l’insufficienza respiratoria.

L'arresto cardiaco è un'emergenza medica estremamente grave che può essere fatale se non si interviene immediatamente. In presenza di questi sintomi, è essenziale chiamare subito il 112, descrivendo dettagliatamente i segnali osservati, e iniziare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare (RCP), seguendo le istruzioni fornite dal personale della centrale operativa. Se disponibile, l'uso di un DAE (Defibrillatore Semiautomatico Esterno) deve avvenire il più rapidamente possibile per ripristinare il ritmo cardiaco normale.