Salute Maschile: Disturbi Comuni che Preoccupano gli Uomini
Diverse ricerche hanno evidenziato che le donne sono più attente alla salute e alla prevenzione rispetto alla popolazione maschile, adottando stili di vita salutari e sottoponendosi con regolarità a esami di screening e visite specialistiche.
Quali sono i disturbi della sfera maschile più diffusi e per i quali gli uomini faticano a chiedere un consulto medico, spesso perché fonte di imbarazzo?
Disfunzione Erettile
È il problema sessuale più comune negli uomini, colpendone circa 30 milioni nel mondo. Si verifica quando un uomo ha difficoltà a raggiungere o mantenere l'erezione ed è molto comune negli uomini sopra i 40 anni, ma può manifestarsi anche con una certa frequenza in quelli più giovani. In Italia, circa il 13% della popolazione maschile adulta (1 uomo su 8) ne è affetto, coinvolgendo oltre 3 milioni e mezzo di persone (dati ISS, 2023). Nel 2023, le vendite dei farmaci per trattare la disfunzione erettile hanno superato i 200 milioni di euro (dati AIFA), facendoci posizionare al secondo posto nel mondo, dopo il Regno Unito.
La disfunzione erettile (DE) nella maggior parte dei casi, è legata a condizioni cliniche sottostanti, come:
- Ipercolesterolemia (colesterolo alto).
- Ipertensione non controllata.
- Diabete (chi ne soffre ha una probabilità tre volte maggiore di sviluppare la DE, poiché i livelli elevati di zucchero nel sangue danneggiano i nervi e i vasi sanguigni responsabili dell'erezione).
- Obesità.
- Disturbi neurologici.
- Lesioni del midollo spinale.
In altri casi, la DE ha origini psicologiche ed è spesso legata a fattori come ansia, stress o depressione. Anche lo stile di vita ha un impatto significativo: il fumo e il consumo eccessivo di alcol possono influire negativamente sulla funzione erettile.
La DE può anche essere un indicatore di problemi di salute più gravi. Per questo motivo, è importante che ogni uomo che ne soffre lo consideri un campanello d'allarme e si rivolga a uno specialista per una valutazione approfondita.
I trattamenti per la DE possono includere farmaci orali, che rilassano i muscoli e aumentano il flusso sanguigno al pene durante l'attività sessuale, migliorando così la capacità di raggiungere e mantenere un'erezione.
Eiaculazione Precoce ed Eiaculazione Ritardata
L'eiaculazione che avviene prima di quanto desiderato durante l'attività sessuale viene definita eiaculazione precoce (EP). Secondo i dati della Società Italiana di Andrologia (SIA), l’EP interessa circa il 25% della popolazione maschile italiana tra i 18 e i 60 anni.
Anche se le cause precise non sono ancora del tutto note, diversi fattori possono contribuire allo sviluppo di questo disturbo:
- Bassi livelli di serotonina: una quantità insufficiente di questa sostanza chimica prodotta dai nervi può portare a un'eiaculazione più rapida.
- Età: con l’avanzare dell'età, la durata dell'erezione prima dell'eiaculazione può ridursi.
- Fattori psicologici: stress, ansia e depressione possono influire sull'insorgenza dell'EP.
Esistono diverse opzioni di trattamento per l'EP:
- Agenti topici, come creme o spray anestetici, che riducono la sensibilità e hanno pochi effetti collaterali.
- Farmaci orali, che devono essere prescritti e monitorati da un medico.
- Terapie comportamentali, utili per migliorare il controllo durante il rapporto.
L'eiaculazione ritardata, invece, si verifica quando l'eiaculazione avviene con difficoltà o dopo più di 30-45 minuti dall'inizio del rapporto sessuale. Le cause possono essere di natura psicologica, come traumi passati, o fisica, tra cui:
- Ostruzione dei dotti eiaculatori.
- Danni ai nervi pelvici.
- Patologie neurologiche, come ictus o lesioni ai nervi della colonna vertebrale.
- Uso di determinati farmaci.
I trattamenti per l'eiaculazione ritardata possono includere:
- Farmaci specifici.
- Revisione della terapia farmacologica in corso per altre condizioni.
- Supporto psicologico, eventualmente mirato al trattamento di abuso di sostanze come alcol o droghe.
Testosterone Basso
Il testosterone è l'ormone sessuale maschile prodotto nei testicoli, fondamentale per la produzione di sperma. Durante la pubertà, è responsabile della crescita dei peli sul corpo e sul viso, del cambiamento della voce e dello sviluppo della massa muscolare.
Quando i livelli di testosterone sono bassi, possono comparire sintomi come:
- Depressione.
- Disfunzione erettile.
- Stanchezza.
- Irritabilità.
- Ridotto desiderio sessuale.
- Perdita di massa muscolare magra.
Un semplice esame del sangue può rilevare un basso livello di testosterone. In questi casi, il primo passo consigliato è la perdita di peso e un aumento dell’attività fisica. Se questi interventi non fossero sufficienti, potrebbe essere necessaria una terapia sostituiva a base di testosterone, disponibile in diverse modalità:
- Via intranasale, con gel che viene applicato nelle narici.
- Via topica attraverso gel, creme, liquidi o cerotti.
- Iniezioni, settimanali, bisettimanali o mensili.
- Pellet sottocutanei, che rilasciano testosterone gradualmente.
L’uso del testosterone deve sempre essere valutato e monitorato da uno specialista. L’autosomministrazione senza controllo medico è fortemente sconsigliata, poiché un uso scorretto può comportare gravi complicazioni e problemi di salute.
Infertilità
In Italia, circa il 15% delle coppie affronta problemi di infertilità, e nel 50% dei casi la causa è attribuibile all'uomo (fonte ISS, 2023). Le principali cause dell'infertilità maschile includono:
- Assenza di dotti nei sistemi riproduttivi.
- Fattori legati all'età, come la riduzione del numero e della qualità degli spermatozoi, anomalie genetiche dello sperma, disfunzione erettile e alterazioni degli organi riproduttivi (es: ingrossamento della prostata, che può ostacolare l’eiaculazione).
- Squilibri ormonali o blocchi che impediscono la normale produzione di spermatozoi.
- Stile di vita, compreso l'alimentazione, il peso, l'esercizio fisico, lo stress, l'esposizione a fattori ambientali o professionali, l'uso di droghe e farmaci.
- Problemi testicolari, che compromettono la produzione di sperma.
Se, dopo un anno di rapporti sessuali non protetti, non si è riusciti ad ottenere una gravidanza, è importante consultare uno specialista.
Malattia di Peyronie
Conosciuta anche come curvatura del pene, la malattia di Peyronie è un disturbo caratterizzato dalla formazione di tessuto cicatriziale (placca) sotto la pelle del pene. Questo causa una curvatura del pene durante l'erezione, che può essere dolorosa e rendere difficile il rapporto sessuale. Sebbene più comune negli uomini anziani, la malattia di Peyronie è meno frequente negli uomini sotto i 30 anni. I principali fattori di rischio includono:
- Familiarità.
- Trattamenti per il cancro alla prostata.
- Lesioni al pene, ad esempio traumi durante l'attività sessuale o incidenti.
- Malattie del tessuto connettivo o condizioni autoimmuni.
- Diabete o disfunzione erettile.
Un urologo può diagnosticare la malattia di Peyronie tramite una valutazione dell'anamnesi medica e familiare, oltre a un esame fisico. Il trattamento può includere farmaci orali, iniezioni o opzioni chirurgiche.
Calcoli renali
I calcoli renali sono piccole aggregazioni di sali minerali, spesso costituti da calcio o altre sostanze cristallizzabili, che si formano nel tratto urinario.
Possono avere le dimensioni di un granello di sabbia o di una perla e, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici e vengono espulsi spontaneamente senza causare problemi. Tuttavia, in alcuni casi, possono rimanere bloccati nelle vie urinarie, causando sintomi quali:
- Dolore intenso.
- Sangue nelle urine.
- Febbre e brividi.
- Nausea e vomito.
- Urinazione maleodorante o torbida.
- Bruciore durante la minzione.
Questi sintomi richiedono un intervento medico tempestivo. La formazione dei calcoli renali può dipendere da molteplici fattori, tra cui predisposizione familiare, una dieta squilibrata e una scarsa idratazione. Per diagnosticare i calcoli, l’urologo può prescrivere esami delle urine e del sangue, oltre a esami radiologici come radiografie, ecografie o TAC.
Il trattamento varia a seconda del tipo di calcoli. In alcuni casi, un cambiamento nella dieta e un aumento dell'assunzione di liquidi possono aiutare a prevenire o gestire i calcoli. Tuttavia, per calcoli più grandi o complessi, possono essere necessari trattamenti come la litotrissia a onde d’urto o interventi chirurgici.
Incontinenza post-intervento alla prostata
La prostata circonda la vescica, quindi quando viene rimossa o trattata con radiazioni, i nervi e i muscoli della vescica, dell'uretra o dello sfintere possono subire danni. Questo può portare all'incontinenza urinaria da sforzo, una condizione in cui i muscoli del pavimento pelvico non riescono a controllare efficacemente la minzione, causando perdite involontarie.
Gli esercizi per il pavimento pelvico sono spesso raccomandati per rafforzare i muscoli e migliorare il controllo della minzione. In molti casi, l'incontinenza si risolve entro un anno dall'intervento alla prostata.
Tuttavia, se il problema persiste, può essere necessario un intervento chirurgico. Le opzioni chirurgiche includono:
- Sfintere urinario artificiale, un dispositivo meccanico che aiuta a chiudere l'uscita della vescica.
- Procedura di sling uretrale, che prevede l'inserimento di una rete sintetica per sostenere l'uretra e ridurre le perdite.
Se hai dubbi o in presenza dei sintomi sopra descritti, fissa un appuntamento con uno dei nostri specialisti in Urologia e Andrologia.