Malattie Gastroesofagee - UPMC

Le Malattie Gastroesofagee possono derivare da una dieta alimentare scorretta e da uno stile di vita poco salutare. I nostri Centri UPMC offrono un'équipe multidisciplinare di specialisti esperti nella gestione di queste patologie sia negli adulti che nei pazienti in età pediatrica.

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I nostri Centri offrono servizi per la diagnosi e il trattamento delle Malattie Gastroesofagee presso la seguente struttura:

• IRCCS ISMETT – UPMC.
• UPMC Salvator Mundi International Hospital.

Patologie trattate

• Reflusso gastroesofageo nell'adulto. Si verifica quando la valvola tra esofago e stomaco non riesce a impedire la risalita del succo gastrico verso la bocca e causa la formazione di piccole ustioni nel rivestimento dell'esofago. L'irritazione continua provoca uno stato infiammatorio cronico, detto esofagite. Se questa condizione persiste a lungo, le cellule del normale rivestimento vengono sostituite da altre, simili a quelle dello stomaco. Questa patologia (“Esofago di Barret"), costituisce nella sua forma più severa una precancerosi, che nel 5% circa dei casi può dare origine a un carcinoma dell'esofago.
• Reflusso gastroesofageo nel bambino. Viene generalmente riferito come rigurgito, con fuoriuscita dalla bocca di piccole quantità di latte dopo la poppata. Altre volte può manifestarsi con vomito, con espulsione di buona parte della poppata.
• Ernia iatale. Si verifica quando l'apertura che permette il passaggio dell'esofago (iato esofageo) si allarga, provocando lo spostamento progressivo di parte dello stomaco nel torace.
• Acalasia nell'adulto. È un disordine motorio dello sfintere esofageo inferiore, cioè della valvola che si trova tra esofago e stomaco, e che impedisce al contenuto gastrico di raggiungere lo stomaco. In questo caso, lo sfintere che normalmente si rilascia durante la deglutizione, consentendo al bolo alimentare di raggiungere lo stomaco, non è in grado di rilasciarsi. L'esofago a monte, non potendo svuotarsi, si dilata.
• Acalasia nel bambino. Quasi il 5% dei bambini affetti da acalasia manifesta sintomi prima dei 15 anni di età. Se non trattata, l'acalasia determina una progressiva dilatazione dell'esofago, con conseguente rischio di aspirazione nelle vie aeree, perdita di peso e malnutrizione.
• Ernia inguinale. È la tipologia di ernia più frequente. Si manifesta nella regione inguinale, una piccola area del basso addome, tra la regione addominale e gli arti inferiori. È più frequente negli uomini che nelle donne, poiché hanno un canale inguinale molto più piccolo.
• Ernia dello sportivo. È una lesione dei tessuti molli della regione inguinale che si verifica in seguito a uno sforzo e colpisce in prevalenza persone che praticano sport. Si localizza al di sopra del legamento inguinale ed è in genere monolaterale, ma può essere anche bilaterale. I muscoli più colpiti sono spesso quelli obliqui del basso addome e i tendini che si inseriscono sull'osso pubico, particolarmente sensibili, rischiano stiramenti o strappi.
• Ernia ombelicale. È la fuoriuscita di alcuni visceri dalla cicatrice ombelicale.
• Laparocele. È un'ernia della parete addominale che insorge su una cicatrice chirurgica pregressa. Si tratta di una patologia piuttosto frequente e colpisce il 20% dei pazienti sottoposti a chirurgia addominale. Negli ultimi anni, questa incidenza è tuttavia in calo grazie all'avvento della chirurgia laparoscopica, che permette di effettuare gran parte degli interventi con incisioni molto limitate.
• Ernia rara. Si forma nell'addome, in alto rispetto alla regione inguinale, nel punto in cui i muscoli larghi dell'addome incrociano i muscoli retti (al centro). Spesso l'ernia non è molto visibile perché rimane nello spessore della parete addominale. Malgrado ciò, può comunque causare un dolore ben localizzato in uno spazio compreso tra l'ombelico e la spina iliaca antero-superiore (parte superiore dell'anca).
• Ernia crurale. Nota anche come “ernia femorale" è un'ernia addominale che consiste nella fuoriuscita di parte delle viscere dell'addome attraverso punti di debolezza muscolare nella zona compresa tra il pube e il femore (anello crurale).