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Secchezza Vaginale in Menopausa. Intervista con la dott.ssa Alessia Mammaro.

Secchezza Vaginale in Menopausa. Intervista con la Dott.ssa Alessia Mammaro. | UPMC Italy

La menopausa provoca molti cambiamenti nel corpo. Un cambiamento comune a molte donne è la secchezza vaginale, che può causare dolore o fastidio durante i rapporti, influenzando di fatto la vita sessuale di chi ne soffre. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Alessia Mammaro, medico chirurgo specialista in Ginecologia e Ostetricia presso UPMC Salvator Mundi International Hospital, per saperne di più su cause, sintomi e trattamenti.

Dottoressa Mammaro, sappiamo che la menopausa rappresenta una sfida per le donne, da molti punti vista, uno di questi è la secchezza vaginale. Può dirci da che cosa è causata?

La secchezza vaginale può verificarsi a qualsiasi età, ma è più comune durante la menopausa perché il corpo smette di produrre estrogeni, gli ormoni che regolano le mestruazioni. Infatti, la menopausa è il momento in cui le mestruazioni cessano definitivamente e non è più possibile avere una gravidanza, di solito si verifica tra i 48 e i 52 anni. Oltre a regolare le mestruazioni, gli estrogeni aiutano a mantenere sani i tessuti vaginali e favoriscono la lubrificazione. Senza estrogeni, i tessuti vaginali diventano sottili, secchi e meno elastici, causando quella che viene definita atrofia vaginale. Circa il 60% delle donne sperimenta un certo grado di secchezza vaginale durante la menopausa, che può iniziare già negli anni che la precedono, quando gli estrogeni iniziano naturalmente a diminuire.

I livelli di estrogeni possono diminuire in modo permanente o temporaneo anche a causa di asportazione delle ovaie, parto recente, allattamento al seno, assunzione di farmaci anti-estrogeni e alcuni tipi di trattamenti antitumorali. A differenza di altri sintomi tipici della menopausa, come le vampate di calore, la secchezza vaginale non migliora con il tempo e se non trattata, può peggiorare.

Oltre alla menopausa, la secchezza vaginale può essere legata ad altri fattori come disidratazione, fumo, sindrome di Sjögren, una malattia autoimmune che causa una riduzione dell'idratazione delle ghiandole in tutto il corpo, assunzione di alcuni farmaci contro raffreddore o allergie e antidepressivi.

Quali sono i sintomi della secchezza vaginale?

Generalmente la secchezza vaginale provoca prurito o irritazione intorno alla vulva, l'area esterna della zona genitale, sensazione di tensione vaginale durante i rapporti sessuali o l’esame pelvico, dolore, bruciore o fastidio durante il sesso e irritazione durante i rapporti sessuali che provoca sanguinamento o può portare a un'infezione.

Oltre a questi sintomi, alcune persone avvertono anche bruciore durante la minzione, perdite dalla vescica o infezioni del tratto urinario più frequenti. Anche se diversi dalla secchezza vaginale, questi problemi del tratto urinario si verificano anche a causa del basso livello di estrogeni e quindi sono molto comuni in menopausa. I medici parlano, infatti, di sindrome genitourinaria della menopausa (GSM).

Non tutti manifestano gli stessi sintomi e con la stessa intensità, per esempio, l'asportazione di entrambe le ovaie, nota come menopausa chirurgica, provoca di solito sintomi più gravi.

Dottoressa, ci sono dei trattamenti efficaci per combattere la secchezza vaginale in menopausa?

Se i sintomi sono lievi o occasionali, si può trovare sollievo con trattamenti non ormonali, quali: sufficiente idratazione, bevendo almeno 8 bicchieri di acqua al giorno; lubrificanti vaginali, da usare prima dei rapporti sessuali per alleviare il disagio; idratanti vaginali, da applicare più volte alla settimana per mantenere il tessuto vaginale sano e umido; dilatatori vaginali, per allungare e dilatare delicatamente la vagina; esercizi per il pavimento pelvico, sotto la guida di uno specialista, utili per rilassare i muscoli tesi e rassodare quelli allentati in caso di dolore durante i rapporti sessuali o di perdite dalla vescica.

Quando invece i sintomi sono più gravi e il problema dovesse persistere, cosa si può fare?

Se i sintomi non migliorano con i trattamenti naturali o da banco, è bene rivolgersi ad uno specialista, soprattutto se la secchezza vaginale provoca dolore o sanguinamento durante i rapporti. Il medico potrà eseguire un esame pelvico per controllare il tessuto vaginale e consiglierà l'uso di farmaci ormonali su prescrizione, da soli o insieme ad altri trattamenti non ormonali. Sto parlando di supposte vaginali a base di DHEA, da introdurre in vagina ogni sera per ridurre la secchezza; terapia ormonale sostitutiva (estrogeni), sotto forma di pillola, cerotto o crema; compresse o creme di estrogeni a basso dosaggio da applicare in vagina secondo le indicazioni del medico; anello con estrogeni a basso dosaggio da sostituire ogni tre mesi; farmaci modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERM).

Spesso poi, si sente parlare degli ormoni bioidentici, come trattamento per la secchezza vaginale legata alla menopausa. Si tratta di ormoni provenienti da piante, ma possono comunque comportare gli stessi rischi degli estrogeni a basso dosaggio o della terapia ormonale sostitutiva, ovvero coaguli di sangue, ictus o tumore.

L'uso di qualsiasi trattamento ormonale, anche se ricavato da piante, ha dei pro e dei contro, quindi, è bene discuterne con il proprio medico.

La secchezza vaginale è spesso una componente naturale dell'invecchiamento, ma non dovrebbe provocare dolori o fastidi significativi. Se, invece, influenza la vita sessuale o la qualità della vita in generale, è bene rivolgersi ad uno specialista che troverà la soluzione più adatta.

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